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Incontriamo il jazz 2020

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Materiale  didattico 2020 scuole primarie: Jazz Jungle book

Materiale didattico 2020 scuole secondarie: Omaggio a Italo Calvino 

Festival Internazionale del Jazz Bergamo Jazz 2020 – Incontriamo il jazz 2020 XXI edizione

Jazz e letteratura: Progetto didattico rivolto agli studenti della scuola primaria, media e degli istituti superiori

Dal 1990 il Centro Didattico produzione Musica realizza, all’interno del Festival Internazionale Bergamo Jazz, il progetto Incontriamo il jazz rivolto alle Scuole Primarie Secondarie di I e II grado, raggiungendo in questi anni più di 15.000 studenti. L’obiettivo è, fin dalla prima edizione, quello di diffondere il jazz tra gli studenti in termini musicali facendo conoscere le sue caratteristiche stilistiche, metodologiche, quali l’improvvisazione e l’interplay, e storiche ma soprattutto quale esempio di linguaggio inclusivo aperto al cambiamento e al dialogo tra gli uomini e le culture. Incontriamo il jazz è coerente con il più ampio progetto formativo del CDpM, una struttura che opera sul territorio dal 1987 in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Bergamo con diverse attività didattiche (corsi e seminari) e di produzione, (concerti, rassegne, produzioni editoriali). Dal 2014 il CDpM è inoltre promotore della manifestazione Bergamo per International Jazz Day sotto l’egida UNESCO, un’iniziativa che vede la partecipazione di più di 200 musicisti del territorio e si articola in tutto il mese di aprile di ogni anno attraverso molteplici attività: concerti, mostre fotografiche e di pittura, convegni e

L’edizione 2020 si allaccia al progetto FARELA MUSICA elaborato dall’Istituto Comprensivo Santa Lucia e dal CDpM vincitore del bando nazionale 2020 Per CHI CREA indetto dal MIBAC Ministero dei Beni e delle Attività culturali e dalla SIAE. Nei mesi precedenti alle lezioni infatti verrà realizzato nelle classi quinte della scuola primaria dell’Istituto Comprensivo Santa Lucia un laboratorio sulla coralità di 40 ore complessive con docenti specializzati. Il coro così formato si unirà ai musicisti professionisti delle lezioni concerto sul palco dell’Auditorium.

SCUOLA PRIMARIA – Auditorium della Libertà Mercoledì 18 marzo 2020 ore 9.00 e ore 10.35 –

The jazz jungle book

Con Oreste Castagna, attore  Caterina Comeglio, cantante e autrice del testo letterario originale – Gabriele Comeglio, clarinetto   Alessandro Bottacchiari, tromba – Sara Collodel, banjo – Nicholas Lecchi, sax baritono – Claudio Angeleri, pianoforte – Marco Esposito, basso- Luca Bongiovanni, batteria – Santa Lucia Gospel Choir diretto da Gabriella Mazza

Il progetto elaborato per gli studenti della scuola primaria è ispirato al celebre libro del premio Rudyard Kipling Il Libro della giungla ed è narrato dall’attore Oreste Castagna. L’incontro è suddiviso in diversi quadri in parte letti in parte raccontati con i suoni nei quali vengono presentati i principali personaggi del libro e le caratteristiche simboliche degli animali della giungla.  Bagheera, la pantera nera, è una sorta di balia coraggiosa per il cucciolo d’uomo e si impegna a proteggerlo e istruirlo con l’aiuto dell’orso Baloo. Grazie a loro, Mowgli diventa parte armonica della giungla e riesce a sopravvivere, dimostrandosi anche più abile dei suoi fratelli lupi. La tigre, Shere Khan, rappresenta l’ira, la violenza, il male: vuole uccidere a ogni costo il cucciolo d’uomo che, appena nato, gli è stato sottratto. La giungla è quindi un universo di simboli che rappresentano caratteristiche molto più umane che animali. Si tratta infatti di un luogo non completamente selvaggio, ma regolato da leggi non scritte chiamate “Legge della giungla”.  Di fatto queste leggi si rivelano molto attuali e traducono dei valori quali l’inclusività, l’accettazione del diverso, la collaborazione, la solidarietà. Ogni animale, eccetto la tigre e le scimmie, si impegna a non violare le regole e a insegnarle ai propri cuccioli. La foresta è un luogo spietato che non ammette errori, eppure si intravede nella natura creata da Kipling un addomesticamento umano, una volontà di mettere delle leggi sociali dove leggi non esistono. Se il villaggio degli uomini viene visto come un luogo di dubbia moralità – gli umani, per esempio, sono incantanti dall’oro e usano trappole per catturare gli animali – la foresta è invece uno spazio pericoloso ma armonico. Il branco di lupi in cui Mowgli cresce è per esempio metafora di una società che funziona, di una grande famiglia da rispettare in cui vi è una precisa gerarchia. Le composizioni originali scritte da Caterina Comeglio sono eseguite secondo un lessico jazzistico e traducono in musica gli stessi valori espressi nel racconto: il dialogo è affrontato in forma call and response (tra solista e coro), la collaborazione si traduce nell’interplay tra i musicisti, l’ascolto è il sostegno del gruppo all’improvvisatore, le regole di convivenza sono le regole musicali che sovrintendono l’esecuzione musicale. I testi cantati enunciano e ribadiscono le vicende narrate con le parole.

La lezione concerto è inoltre il tassello conclusivo di un lungo processo formativo sulla vocalità svolto nelle classi quinte della scuola primaria in precedenza nell’ambito del bando SIAE MIBACT Per chi crea elaborato e vinto dall’Istituto Santa Lucia in rete con il CDpM, il Comune di Bergamo e l’Associazione nazionale Il jazz Va a scuola. Sul palco si esibiranno 70 studenti della scuola primaria insieme ai musicisti del CDpM e riuniti in un coro di impostazione gospel. Il jazz viene quindi prodotto in prima persona dai ragazzi delle classi quinte e presentato ad una platea di coetanei. È, in altre parole, la realizzazione di un “compito autentico” peculiare della nuova didattica per competenze in musica introdotto dal CDpM nei laboratori realizzati nelle scuole primarie. Ai docenti e agli studenti partecipanti verrà distribuito nei mesi precedenti del materiale preparatorio in forma cartacea, digitale e multimediale.

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO (CLASSI III) SCUOLA SECONDARIA DI II GRADO

Auditorium della Libertà Giovedì 19 marzo / Venerdì 20 marzo/ Sabato 21 marzo 2020 – ore 9.00 e ore 10.35

Il castello dei destini incrociati di Italo Calvino

con Oreste Castagna, attore Paola Milzani, voce – Giulio Visibelli, flauto e sax soprano – Virginia Sutera, violino – Michele Gentilini, chitarra – Claudio Angeleri, pianoforte e composizione – Marco Esposito, basso Luca Bongiovanni, batteria – Maurizio Franco, musicologo

Musica e letteratura sono state sempre reciproche fonti di ispirazione. Sono due forme espressive che non solo raccontano delle “storie” con linguaggi diversi accendendo la fantasia del lettore/ascoltatore, ma spesso utilizzano i medesimi procedimenti creativi. La tecnica di scrittura combinatoria utilizzata da Italo Calvino in alcune sue opere letterarie (Le città invisibili, Il catello dei destini incrociati), si trasforma nell’accostamento di suoni sulla base di regole scritte, trasmesse oralmente o in modo audiotattile, come avviene appunto nell’improvvisazione jazz. Ne Il castello dei destini incrociati lo scrittore racconta fiabe di cavalieri, dame e personaggi fantastici attraverso la combinazione delle carte dei tarocchi quattrocenteschi, conservate in parte all’Accademia Carrara di Bergamo, e dei tarocchi più comuni, i cosiddetti tarocchi marsigliesi. La macchina narrativa fa parte del libro e viene comunicata al lettore. Un gruppo di viandanti si ritrova in un castello e per un incanto perde la parola. L’unico modo per comunicare è disporre le carte sul tavolo e combinarle secondo la vicenda che si vuole raccontare. In questo modo l’autore racconta la storia di Orlando furioso divenuto pazzo per amore, del prode cavaliere Astolfo che va sulla luna per recuperare l’intelletto di Orlando, di alchimisti e innamorati che vendono l’anima al diavolo per la ricchezza e il potere. Calvino fonde addirittura due o tre storie nel medesimo racconto creando degli intrecci straordinari. Il nuovo progetto didattico elaborato dal CDpM per Bergamo Jazz alterna alcune letture dei racconti di Calvino con alcune esecuzioni musicali ad essi ispirati che utilizzano nella parte scritta, cioè nella composizione e in quella improvvisata, alcune tecniche tipiche della musica contemporanea e del jazz. La combinazione delle vicende si trasforma in una sovrapposizione contrappuntistica delle melodie eseguite dai diversi strumenti o, in altri casi, di metri differenti (polimetria). La combinazione dei tarocchi si traduce nell’accostamento delle note secondo regole seriali, tonali, modali e persino del blues. Il risultato è un appassionante viaggio fantastico nel mondo delle fiabe di Calvino e del jazz che induce lo spettatore ad un ascolto attivo dei testi e della musica. L’incontro con la musica jazz non avviene quindi attraverso la narrazione della sua storia, degli stili e dei suoi personaggi, ma direttamente all’interno della musica nel momento in cui viene realizzata dai musicisti sul palco. Come diceva il grande pianista Bill Evans: Jazz is not a “what”, jazz is a “how”. Il viaggio di questo progetto di lezioni/concerto è appunto nell’how della musica. Cioè nell’esecuzione delle composizioni scritte, nel dialogo tra i musicisti, nell’invenzione estemporanea. Un’esperienza nuova e stimolante particolarmente adatta agli studenti (già a partire dalla scuola primaria) fino ad una platea più adulta. Il progetto viene presentato e accompagnato da schede e materiale multimediale fornito ai docenti delle scuole per avvicinare gli studenti al mondo dei racconti e delle fiabe di Italo Calvino, alle procedure musicali di composizione (tonale, modale, seriale) e all’improvvisazione.

Il compositore e pianista Claudio Angeleri non è nuovo alla frequentazione dell’opera di Calvino e ha realizzato nel 2004 per l’Atelier del Secondo Maggio e alcuni festival, tra cui Notti di Luce e Vicenza New Conversations, un progetto sulle Città Invisibili documentata anche su CD. La versione spettacolare del Castello dei destini incrociati nasce su commissione del MIT Jazz Festival Piccolo Teatro Strehler di Milano in concomitanza con la Rassegna JAZZMI 2019.

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