Incontriamo il Jazz 2024

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Festival Internazionale Bergamo Jazz 2024 Scuole secondarie di I e II grado

Lezioni concerto rivolte agli studenti delle scuole secondarie di I e II grado
Bergamo Auditorium di Piazza della Libertà martedì 19, mercoledì 20, giovedì 21 marzo 2024
ore 9.30 I turno – ore 11 II turno

Jazz: musica del mondo

Con Claudio Angeleri – pianoforte, Emilio Soana – tromba; Gabriele Comeglio – sax alto e clarinetto, Marco Esposito – basso, Matteo Milesi – batteria, Maurizio Franco – musicologo.
Esempi musicali di Louis Armstrong, Benny Goodman, Scott Joplin, Miles Davis, Charlie Parker, Thelonious Monk, Dizzy Gillespie e composizioni originali di Claudio Angeleri. 

 Il jazz è musica cosmopolita per eccellenza. Nasce negli Stati Uniti e fin dall’inizio della sua vicenda realizza una sintesi tra diverse culture provenienti dall’Africa, dall’Europa (Spagna, Italia, Francia, Inghilterra), dall’est (Russia, Cina, Medioriente). Rappresenta l’espressione musicale più importante del XX secolo e si è diffusa a macchia d’olio in tutto il mondo influenzando la musica classica di tradizione europei, altri generi come il rock, il pop, il rap, l’hip-hop e altro ancora. La motivazione è, come noto, il colonialismo che non solo ha trasformato la geopolitica internazionale moderna ma anche la società e la cultura. Si tratta di un fenomeno sbilanciato sempre a favore dell’Europa che offre una narrazione della musica, sia classica sia jazz, con gli strumenti tradizionali della musica europea come la partitura, la teoria musicale, la musicologia moderna (sistematica, storica, etnomusicologia).
Il jazz, al contrario, si fonda su presupposti e paradigmi differenti che comprendono “anche” la partitura e l’oralità delle musiche native, ma includono altri aspetti legati alla cognitività sensoriale e a processi differenti dell’apprendimento. Si tratta di un fenomeno studiato e approfondito dalle neuroscienze, dalla semiotica, dalla fenomenologia e dalla musicologia più recente. In questa prospettiva il racconto storico del jazz per stili cronologici (work song, spiritual, blues, dixieland, swing, bebop, cool, free ecc.) oltre a non essere corretto, ha poco valore formativo soprattutto a scuola. Lo stesso repertorio “jazz” viene eseguito solitamente nello stesso modo in cui viene suonata una composizione classica o pop, cioè, leggendo uno spartito, senza riuscire a cogliere il vero DNA di questa musica. Un patrimonio genetico che si fonda su altri presupposti musicali soprattutto di natura metrica, timbrica, linguistica, di dialogo tra musicisti (interplay), di relazione col “nuovo” testo rappresentato dal disco o dal mezzo di fissazione fonografica. È parte fondante di questo DNA la creazione e il possesso della pulsazione continua implicita (una sorta di metronomo interiore) senza il quale è impossibile creare swing e groove e praticare l’estemporizzazione (una complessa variazione del tema) e l’improvvisazione.
In altre parole, si tratta di una musica che “inventa il modo di fare mentre si sta facendo”.  Una musica che attiva competenze e non solo di abilità e conoscenze.
Le lezioni concerto proposte dal CDpM per Bergamo Jazz intendono raccontare quindi una storia del jazz diversa che consente di vivere attraverso un’esperienza attiva, basata sul fare e ascoltare, le componenti di questa musica rimandando avanti e indietro nel tempo e nelle peculiarità caratteristiche di questa musica. La cantabilità strumentale e vocale di Louis Armstrong si collega all’improvvisazione tematica di Wayne Shorter, così come il call and response di origine africana (presente anche nel canto liturgico responsoriale), si traduce nella forma AABA di So What di Miles Davis nel disco “cult” Kind of Blue. E ancora, l’incedere pianistico del ragtime evolve, in forma figurata, nei ruoli della sezione ritmica del bebop con Thelonious Monk e Bud Powell al pianoforte. Lo stesso blues feeling dei canti urbani africani-americani dell’Ottocento è presente nel Saltarello di Gianluigi Trovesi così come nel blues di Kansas City di Charlie Parker.
I musicisti coinvolti nelle diverse esecuzioni strumentali con l’ausilio musicologico di Maurizio Franco e con gli esercizi ritmici e melodici proposti dal vivo da Claudio Angeleri agli studenti, realizzano un percorso didattico che ripercorre la storia del jazz in un modo nuovo e coinvolgente. L’edizione 2024 si avvale della consulenza didattica dell’Associazione Nazionale Scuole Jazz e Musiche Audiotattili.

Festival Internazionale Bergamo Jazz 2024 scuole primarie

Lezione concerto rivolta agli studenti delle scuole primarie
Bergamo Auditorium di Piazza della Libertà lunedì 25 marzo 2024
ore 9.30 I turno – ore 11 II turno

Tutti quanti voglion fare jazz

Coro Gospel della scuola primaria dell’IC Santa Lucia di Bergamo diretto da Gabriele Capitanio, Emilio Soana, tromba, Claudio Angeleri, pianoforte, Paola Milzani, Gabriele Comeglio, sax alto e soprano, Marco Esposito, basso, Matteo Milesi, batteria

L’incontro propone agli alunni delle scuole primarie i concetti base dell’improvvisazione jazz attraverso la vocalità e il ritmo. Sul palco il coro gospel delle classi quinte della scuola primaria Diaz, nato all’interno di un laboratorio tenuto nei mesi precedenti dagli esperti del CDpM diretto da Gabriele Capitanio, si esibisce accanto a un gruppo di musicisti jazz tra cui spicca il noto trombettista Emilio Soana. Soana è stato prima tromba dell’orchestra della RAI di Milano esibendosi con i protagonisti internazionali del jazz: Gerry Mulligan, Kenny Barron, Max Roach.

Il repertorio proposto propone alcuni classici del jazz e del gospel come Amazing Grace, When the saints go marchin in, brani del repertorio disneyiano come Crudelia Demon e composizioni di Duke Ellington: Come Sunday. I ragazzi e le ragazze sono coinvolti nelle esecuzioni strumentali con alcuni riff melodici eseguiti secondo la tecnica del call and response e alcune clavi ritmiche che si inseriscono nell’arrangiamento strumentale e corale proposto sul palco. Le partiture e arrangiamenti, appositamente realizzati per ensemble scolastici, vengono distribuiti ai docenti per essere utilizzato come materiale didattico in classe.